chi siamo

Il Centro di Aiuto alla Vita di Como si presenta

La storia dell'associazione

Il Centro di Aiuto alla Vita di Como è stato costituito il 27 settembre del 1979, quando, quindici persone di buona volontà, si trovarono d’accordo nel voler dare una risposta concreta all’approvazione della legge 194, ovvero quella riguardante l’interruzione volontaria di gravidanza.
Quel giorno si sono trovate ed hanno deciso, sulla scia dell’esperienza di apertura del primo CAV a Firenze, di dare il via anche a Como ad un’Associazione che si occupasse e preoccupasse di aiutare quelle donne, in stato di gravidanza iniziale e indecise sulla sua prosecuzione per diverse problematiche, a prendere la decisione giusta e a sostenerle psicologicamente, ma anche praticamente in questa scelta.

Il CAV è un’Associazione riconosciuta come ONLUS iscritta nel Registro delle Persone Giuridiche Private dall’1/3/2006, con un codice fiscale numerico assegnato il 19/6/2001, iscritta il 31/8/2010 nell’elenco della Regione Lombardia dei Centri di Aiuto alla Vita con atto n. 383.
La sede è sempre stata a Como, ma in diverse locazioni, da ultima all’interno del “Centro Pastorale Cardinal Ferrari”; l’associazione ha anche tre Comunità: a Como “Casa Irene” (comunità di semi-autonomia), a Lipomo “Casa Lavinia” (comunità H24) e a Civello di Villaguardia “Corte della Vita” (comunità per autonomia).

Gli organi del CAV

Il CAV è  stata costituito con Atto Costitutivo, redatto da un Notaio, mediante scrittura privata il 27/9/1979 e successiva modifica del 15/9/2005; è retta da uno Statuto che ne contiene i principi e le linee guida e che, come impartito dalla Riforma del Terzo Settore, è stato modificato in data 10/10/2020 in sede di Assemblea dei soci.
Chiunque può diventare socio mediante la presentazione di apposita domanda e il pagamento della quota (finora stabilita di €10); i soci sono principalmente volontari/e che operano, secondo mansione attribuita, all’interno del CAV, ma anche semplicemente persone affezionate e sostenitrici dell’attività.

Ecco gli organi nello specifico:

l’Assemblea dei Soci si ritrova una volta all’anno per approvare i bilanci morali e quello economico dell’Associazione e delle sue Comunità.

il Consiglio Direttivo, eletto dall’Assemblea e formato da 5 a 10 soci, ha il compito di eleggere il Presidente, il Vice-Presidente, il Tesoriere e il Segretario.

il Comitato Esecutivo, non obbligatorio viene costituito su delega del Consiglio Direttivo che ne conferisce alcune funzioni.

L'organizzazione interna

Il Presidente, anche rappresentante legale del CAV, è la figura istituzionale, ma anche quella che “tiene insieme” tutte le varie realtà dell’Associazione (sede e comunità) e i suoi vari aspetti (economico, informativo, divulgativo, di relazione).
Questo affinché sia un punto di riferimento di tutte le persone che “girano” intorno e che lavorano nel e per il CAV. Le sue responsabilità, in seguito anche alla Riforma del Terzo Settore, sono notevolmente aumentate, così anche il carico di burocrazia del quale deve occuparsi in prima persona in quanto il rappresentante legale è diventato un elemento complementare dell’Associazione.

Con il Presidente collaborano nei diversi ambiti:

La Coordinatrice delle volontarie che si occupa appunto delle volontarie, le segue nella gestione dei casi presi in carico, tiene i contatti con i servizi sociali del territori dalle quali provengono le assistite.

La Coordinatrice delle Comunità che insieme alle tre Responsabili coordina, supevisiona, collabora con le educatrici per una corretta gestione delle strutture ed un’azione educativa aderente alle necessità dalla mamma ospite e dei suoi bambini. 

Ci sono poi altre  figure delegate a svolgere determinati compiti, secondo capacità, disponibilità e attitudini.
Il CAV si avvale inoltre, al bisogno e secondo necessità, della collaborazione dei  Consultori privati e delle loro figure professionali (psicologo, consulente familiare, assistente sociale, ginecologo, ostetrica, ecc.).
Alcune volontarie si occupano esclusivamente del guardaroba/magazzino dove viene smistato tutto il materiale che le persone portano al CAV e che può essere utile per le future mamme e i loro bambini: vestiti, carrozzine/passeggini.  Per il resto ci affidiamo alla Cooperativa della Caritas SiPuòFare.